Progetto 
“Integrazione in acqua”

 

Il progetto si propone di organizzare uno spazio adeguato che susciti l’interesse di tutti gli alunni ed in particolare di quelli in situazione di disagio, attraverso strategie di apprendimento fondate su alcuni principi basilari che affermano il valore imprescindibile dell’unicità della persona, valore che richiede interventi mirati in sintonia con i bisogni e le capacità del singolo soggetto.

Nell’ambito degli stili di vita sani, l’attività motoria riveste un ruolo fondamentale: ne è stata dimostrata l’importanza soprattutto quale fonte di facilitazione nel superamento del “disagio giovanile”.

Occorre, infatti, affermare l’importanza di pensare all’essere umano nella sua complessità derivante dall’integrazione e dalla reciproca interazione tra gli aspetti mentali e quelli fisici.

Nei ragazzi disadattati il riappropriarsi della dimensione corporea si pone ancor più come momento fondamentale per il recupero psicofisico e di tutte le potenzialità ad essa connesse.

In tale ottica, nella valorizzazione del rapporto tra gli alunni in difficoltà e attività motoria, è impostato il progetto che tende ad una sempre più concreta e adeguata informazione ed educazione all’attività motoria, con particolare riferimento al confronto con le problematiche derivanti da difficoltà e/o svantaggio.

Lo sport risulta, infatti, un canale attraverso  il quale l’aggressività viene espressa e depurata dai suoi contenuti distruttivi.

L’aggressività a livello psicologico non è qualcosa di negativo in sé: a differenza dell’aggressività distruttiva che possiamo definire violenza, l’aggressività di tipo assertivo è indispensabile nella costruzione e mantenimento del senso di identità.

Chi agisce per non sopraffare l’altro ma per affermare se stesso nell’accettazione di regole e limiti prestabiliti e nel rispetto del rapporto, come dovrebbe avvenire nella pratica sportiva, esprime un’aggressività costruttiva e funzionale al processo di differenziazione individuale nell’integrazione.

E’ importante per il preadolescente e l’adolescente acquisire e consolidare uno stabile senso dell’identità, la quale si trova sempre collegata allo strutturarsi dell’immagine del corpo, funzione, quest’ultima, integrativa dell’Io.

 

Obiettivi

ü      Socializzazione

ü      Promozione di comportamento e stili di vita per la salute

ü      Rafforzamento del sé

ü      Acquisizione di comportamenti a garanzia della formazione della persona nel rispetto delle diversità

ü      Contenimento del disagio giovanile

ü      Apprendimento dei vari stili di nuoto

 

Il progetto mira:

v     A migliorare, mediante i giochi acquatici, le capacità motorie di base;

v     Sviluppo delle capacità coordinative, coordinazione spazio-temporale, controllo della respirazione;

v     Contribuendo attraverso interventi programmati, alla formazione fisica e psichica dell’allievo;

v     A rappresentare un momento importante del processo formativo dei giovani, aiutandoli a superare forme di emarginazione e di disagio mediante attività costruttive di gruppo ed attraverso il rispetto dei ruoli e delle regole.

L’attività motoria avrà carattere ludico, polivalente e partecipativo: il gioco sarà strumento di apprendimento e di coinvolgimento.

 

Destinatari

Alunni normodotati e diversamente abili dalla scuola primaria a quella secondaria della città di Crotone e del territorio.

 

 

Articolazione dell’attività specifica

      I° anno:

o             fase di ambientamento

o             acquisizione dell’acquaticità

o             galleggiamento

o             crawl sul dorso e sul petto

II° anno

o             rana e farfalla

o             perfezionamento degli stili dorso, crawl

o             perfezionamento degli stili rana e farfalla

III° anno

o             specializzazione dei vari stili

o             eventuale avvio all’attività sportiva scolastica con specializzazione: Nuoto, Pallanuoto, Nuoto sincronizzato e Salvamento.

 

La lezione in piscina prevede:

v     Ginnastica prenatatoria, riscaldamento muscolare, preparazione respiratoria e costruzione di schemi motori indispensabili all’esecuzione degli stili.

v     Attività in vasca.

v     Una particolare attenzione sarà rivolta all’acquisizione dell’autonomia personale.

Nello spogliatoio gli allievi, stimolati e seguiti dagli operatori, si misureranno con gesti quotidiani di cura del proprio corpo nel rispetto dei tempi individuali confrontandosi, comunque, con l’esigenza collettiva.

Altro momento particolarmente gradito dai ragazzi è quello socializzante: si sottolineano alcuni momenti significativi dell’attività appena conclusa, si  sollecitano le forme di autovalutazione per un confronto con se stessi e con gli altri.

 

Spazio formativo

Orario curriculare

Ogni incontro prevede complessivamente due ore di attività, così suddivise:

o       30’ di ginnastica prenatatoria

o       60’ di attività in vasca

o       30’ impegnati per le operazioni di entrata ed uscita in piscina.

Orario extracurriculare

o      20’ di ginnastica prenatatoria

o      40’ di attività in vasca

 

 Sede:  

Ø      Piscina I.P.S.C.T.P. “S. Pertini” Crotone

 

Sussidi

o       Questionari

o       Filmati

o       Incontri/dibattiti

o       Test motori

 

Metodologia

Il progetto consente di promuovere l’intero processo di alfabetizzazione motoria e di educazione sportiva con una serie coordinata di attività che farà crescere il gusto della “maestria motoria” ed il piacere di un progressivo sempre più ricco divertimento.

La proposta interpreta, nelle sue valenze di semplicità, gradualità, spontaneità, l’organico complesso di obiettivi didattico-educativi previsti dalle più recenti Direttive emanate in materia.

Le esperienze finora condotte hanno consentito di rilevare che durante il gioco l’allievo è indotto continuamente e piacevolmente ad operare scelte personali per far fronte alle mutevoli esigenze delle situazioni tecnico-ludiche.

Le proposte didattiche, saranno anche frutto di produzioni creative suggerite dagli allievi nel corso di reali esperienze di gioco.

Si tratta di proposte aperte, offerte ai docenti come spunti di riflessione teorica ed esempi di attività pratica, tendenti a realizzare, negli alunni, la costruzione di comportamenti rispettosi dei bisogni ludici e della necessita di avviare un processo integrale di sviluppo della competenza ed abilità motoria.

Le proposte saranno raggruppate in blocchi, per facilitare l’individuazione di un percorso complessivo unitario e di una possibile sua articolazione in tappe strutturate secondo una linea di razionale e naturale progressione tecnico-didattico-psicologica.

 

 

Condizioni organizzative

§         Attivazione di un centro di ricerca – azione;

§         Costituzione di una rete di scuole aperte in senso orizzontale e verticale con il territorio;

§         Flessibilità oraria di docenti ed alunni in orario curriculare;

§         Diversa articolazione della durata della lezione;

§         Articolazione flessibile del gruppo classe, classi o sezione per attività extracurriculare;

§         Mobilità di gruppi di allievi e docenti nella scuola e nelle strutture del territorio;

§         Mobilità di funzione dei docenti (responsabili di laboratorio, di classe);

§         Didattica laboratoriale organizzata in collaborazione con gli altri ordini scolastici e con soggetti esterni (integrazione scuola-territorio, famiglia, Comune, Associazioni) condotta da più docenti.

Per un’effettiva ed efficace realizzazione del progetto è necessario un consistente numero di operatori, oltre che di mezzi, e pluriprofessionalità che si alternino nei  vari ruoli in un’organizzazione sistematica che garantisca un servizio di qualità attraverso un uso integrato delle risorse e dei servizi.

 

Struttura di rete

Ø      M.P.I.  – Coordinamento Educazione Fisica e Sportiva  Crotone

Ø      I.P.S.C.T.P. “Sandro Pertini”  Crotone

Ø      F.I.N. -  Comitato Regionale Calabria 

 

Risorse Professionali

Ø      Coordinatore Educazione Fisica e Sportiva del U.S.P. di Crotone;

Ø      Coordinatore Educazione Fisica I.P.S.C.T.P. “S: Pertini”  Crotone;

Ø      Docenti di Educazione Fisica e di attività motoria degli Istituti scolastici coinvolti;

Ø      Istruttori nuoto;

Ø      Assistenti di servizio sociale per alunni diversamente abili;

Ø      Medico sportivo;

Ø      Neuropsichiatria.

 

Strumenti di verifica e criteri di valutazione dell’allievo

Una volta individuati gli obiettivi generali a lungo termine, si procederà all’elaborazione di programmi individualizzati.

L’utilizzo di check-list aiuterà il docente a costruire programmi finalizzati all’incremento di abilità, di competenze e conoscenze dell’allievo.

Nello specifico le check-list prenderanno in esame:

·        l’equilibrio statico;

·        la coordinazione generale e l’equilibrio dinamico;

·        la capacità di effettuare movimenti combinati;

·        l’organizzazione dello spazio;

·        l’organizzazione temporale

·        la capacità d’imitare i movimenti;

·        il tono e il rilassamento muscolare.

Il docente, sulla base delle osservazioni effettuate, potrà verificare nell’allievo il possesso o meno dei comportamenti descritti nelle singole schede e modularne le richieste.

Per favorire l’apprendimento di abilità motorie nell’allievo normodotato e non, il docente fornirà una serie di stimoli aggiuntivi, degli aiuti, rappresentati da suggerimenti verbali, da indicazioni gestuali, da una guida attiva.

Nell’educazione motoria inoltre, troverà larga applicazione anche la tecnica del “modellamento”: si tratta dell’apprendimento imitativo nel quale gli stimoli  sono forniti dal docente o dai compagni del corso che eseguono l’attività motoria che l’allievo dovrà poi ripetere.

Superata la fase iniziale del training di apprendimento, quando l’allievo avrà dimostrato si saper padroneggiare adeguatamente il compito motorio, gli aiuti attivi ed imitativi saranno gradualmente ridotti, accompagnando l’allievo verso una maggiore autonomia personale.

Nell’ambito dell’attività proposta, è opportuno rilevare che l’alleanza educativa è particolarmente significativa nella relazione docente – allievo.

Requisito fondamentale è la capacità dell’adulto di offrire sicurezza e fiducia al ragazzo.

Il successo o l’insuccesso di un “progetto educativo” dipenderà in grandissima parte dal rapporto di stima, di fiducia, di comprensione e di piacere reciproco nel lavorare insieme che si instaura tra il docente e l’allievo.

 

Verifica e valutazione dell’attività

Sono previsti due momenti di supervisione:

·        Il primo, con scadenza mensile, tra i componenti dell’èquipe tecnica di progetto;

·        Il secondo, con almeno due incontri annuali, tra gli operatori del progetto, gli alunni e le famiglie;

·        Manifestazione finale.

 

Esigenza formativa

La formazione e l’aggiornamento dei docenti di educazione fisica coinvolti nel progetto da svolgersi a cura degli Istruttori nuoto, quali consulenti del progetto.